L’incontro del 24 novembre con la filosofa Annarosa Buttarelli chiude la serie di appuntamenti di riflessione intorno al tema della violenza e della forza, o meglio il tema della forza necessaria (a chi vuole vivere e agire liberamente) e del rischio della violenza (patita o agita).
Durante l’incontro Buttarelli attraverserà e specificherà la riflessione sulla forza e sulla violenza – iniziata insieme a altre pensatrici e filosofe sulla rivista di Via Dogana – muovendo dalle seguenti considerazioni:
“La scelta di segno femminile è di custodire, fin dove è possibile, l’integrità dei corpi, delle anime e dei luoghi dalla violenza individuale o di Stato, ma questo non significa che ci sia stata da parte delle donne una rinuncia e esercitare la forza e perfino a studiarla fino al punto da divenirne le più sapienti. […] Questa speciale sapienza riguarda, penso, la capacità di praticare il limite, di individuarlo e di fermarsi, se è vero che il degradare della forza in violenza riguarda il problema dell’illimitato che grava sulla storia della differenza maschile nella sua stretta affinità con la volontà di potenza.”