Dalle parole ai fatti. Io prendo posizione. E tu? Questo è il titolo delle iniziative che si susseguono dal 19 novembre al 5 dicembre a Modena per celebrare la giornata internazionale contro la violenza maschile alle donne, istituita dall’ONU e celebrata in Italia e in tutto il mondo il 25 di novembre.
Il programma nasce dalla collaborazione delle associazioni femminili modenesi Casa delle Donne contro la violenza, Centro Documentazione Donna, Differenza Maternità, Donne nel mondo, Gruppo Donne e Giustizia, UDI Unione Donne in Italia Modena, One Billion Rising, che intendono offrire alla cittadinanza una riflessione su un grave fenomeno sociale sempre attuale che coinvolge moltissime donne, bambini e bambine e che ha radici culturali profonde. Come è evidente dal titolo, tutte le associazioni coinvolte intendono sollecitare una presa di coscienza contro la violenza maschile, che avviene anche nelle società evolute e in tutte le fasce sociali, invitando sia gli organismi pubblici e privati pertinenti ad agire per prevenirla ed eliminarla, sia le donne ad uscire dal vortice delle situazioni di maltrattamento con un percorso di autostima e autonomia. Le associazioni femminili del territorio sono in grado di affiancare questa scelta con lo scopo di modificare le radici culturali che portano ad accettare e giustificare la violenza maschile sulle donne.
Il primo appuntamento, organizzato mercoledì 19 di novembre, presso la Palazzina Pucci (via Canaletto Sud, 110) ha come titolo “Amore e violenza. Fattore molesto della civiltà” ed è costituito da una mostra fotografica e dalla presentazione del libro “Donne al Centro”, con fotografie di Valeria Sacchetti e gli interventi di Barbara Bertolani, della casa delle Donne contro la violenza di Modena, Carmen Marini, presidente dell’Associazione Nondasola di Reggio Emilia, Lea Melandri, scrittrice e giornalista, presidente della Libera Università delle donne di Milano, Valeria Sacchetti, fotografa. Modera: Natalya Lyamkina, vicepresidente dell’Associazione Casa delle donne contro la violenza. L’obiettivo del libro è stato quello di documentare con il linguaggio espressivo della fotografia il percorso di uscita dalla violenza. In particolare, si è scelto di incontrare quei vissuti e quelle esperienze nel luogo a cui molte donne si rivolgono per chiedere aiuto: il centro Antiviolenza. Raccontare storie di violenza subita ma anche di riscatto, di ricostruzione della propria vita libera dalla violenza fermando l’obiettivo sugli ‘spazi’ che le accolgono. Spazi gestiti da associazioni femminili che praticano la relazione tra donne quale strada per sostenere le donne nel percorso di uscita dalla violenza, nell’acquisire consapevolezza del proprio valore e dei propri diritti, nel rimettere al centro i propri desideri, bisogni, aspettative.
Il secondo appuntamento si terrà giovedì 20 novembre, alle 15, nella Sala dell’Accademia Militare di Piazza Roma con l’iniziativa “Racconti e immagini di violenza”, promossa da giornalisti dell’Emilia Romagna e dall’Associazione Gruppo Donne e Giustizia di Modena, che vedrà la presenza della presidente Giovanna Zanolini, della giornalista Valentina Reggiani, di rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze dell’ordine e della rete sociale. Sarà ospite d’eccezione Luciano Garofano, ex Comandante del RIS di Parma. Filo conduttore dell’evento è quello di presentare le azioni e i linguaggi comunicativi messi in campo da vari organismi per contrastare e prevenire la violenza sulle donne allo scopo di far conoscere e fornire strumenti culturali che favoriscano la presa di coscienza del fenomeno e la volontà di agire per eliminarlo. Di notevole impatto saranno le testimonianze riportate dai docenti e dagli studenti delle scuole superiori di Modena. Sarà possibile anche visitare in loco una mostra di quadri sul tema con immagini femminili del passato e del presente.
La giornata del 25 di novembre avrà inizio alle 11.00 con l’iniziativa a cura del Centro Documentazione Donna e del Comune di Modena, rivolta alle scuole superiori modenesi, che propone alla Tenda di via Molza “Nemmeno con un fiore”, spettacolo teatrale di Teatro Evento, regia di Sergio Galassi con Cristina Bartolini e Massimo Madrigali, al quale seguirà un dibattito coordinato dalla presidente del Centro documentazione donna, Vittorina Maestroni. Poi, dalle 17.30 alle 19.30 la giornata internazionale contro la violenza alle donne si sposterà in Piazza Mazzini dove tutte le associazioni femminili invitano a una Camminata di donne e uomini “insieme” da Largo Porta Bologna a Piazza Mazzini, per dire NO alla violenza maschile sulle donne, tra parole, balli e musica. Apriranno Ingrid Caporioni – Assessora Lavoro, Formazione professionale, Partecipazione, Quartieri, Centro Storico, Pari Opportunità e Giuliana Urbelli – Assessora Coesione sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza, poi prenderà la parola Gabriella Alboresi, presidente dell’Associazione Casa delle donne contro la violenza, in rappresentanza di tutte le associazioni, e seguiranno parole di uomini e donne accompagnate dalla musica. Infine, il movimento One Billion Rising, coordinamento nazionale leggerà il nuovo brano di Eve Ensler “La mia rivoluzione comincia dal corpo” e tutti potranno partecipare al flash mob “Break the chain”. Sarà anche l’occasione per presentare la campagna internazionale del 2015 “One Billion Rising Revolution”.
Nella Sala del Consiglio Comunale del Palazzo Municipale, a cura del Comune di Modena e del Cento documentazione donna, venerdì 5 dicembre, per tutta la giornata, si terrà il Convegno finale del progetto Log In “Prevenire la violenza di genere. Esperienze europee a confronto”, con la presentazione dei laboratori di prevenzione alla violenza di genere nelle scuole superiori a cura del Centro documentazione donna, Mediterranean Institute of Gender Studies (Cipro), Women’s issues information centre (Lituania), Asociatia pentru Libertate si Egalitate de Gen (Romania). Nel pomeriggio si terrà il workshop “Pratiche educative per la prevenzione alla violenza di genere” rivolto a docenti ed educatori,.
Il programma proseguirà nel gennaio del 2015, con un incontro seminariale/convegno con oggetto la “convenzione di Istanbul”, focalizzando il tema sulla sua attuazione in Italia, con buona probabilità la legge di ratifica dovrebbe essere nota proprio il 25 novembre.
Le associazioni della casa delle donne, a fine convegno lanceranno una serie di campagne politiche legate proprio alla convenzione, da attuare nel nostro territorio e collegate ai temi fondanti della convenzione stessa: prevenzione, protezione delle vittime, perseguimento dei colpevoli e politiche integrate.
Noi prendiamo posizione!