Marcia delle donne e degli uomini scalzi

Per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle politiche migratorie

europee e globali:

1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature

2. accoglienza degna e rispettosa per tutti

3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti

4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino

Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

Anche Modena aderisce alla Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi, appello lanciato dal regista Andrea Segre a Venezia a favore dell’accoglienza di profughi e vittime di guerra e ingiustizie. L’appuntamento è per venerdì 11 settembre alle 17.30 in piazza Roma a Modena dove, in concomitanza con manifestazioni analoghe in tutta Italia, prenderà il via una camminata che attraversando il centro storico arriverà nel piazzale della stazione dei treni, individuato – spiegano gli organizzatori – “come luogo simbolico del transito e degli spostamenti, oltre che di speranza, per le persone migranti in molte città d’Europa”. Quattro i punti fondamentali chiesti nell’appello nazionale: la certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerra, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti e infine la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino. 
 
“E’ arrivato il momento di decidere da che parte stare”, si legge nell’appello lanciato da Andrea Segre a Venezia e accolto dal mondo della cultura, dello spettacolo, dell’associazionismo, dei sindacati e della politica: “La Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi inizia un lungo cammino di civiltà. E’ l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano”
 
Il ritrovo è alle 17.30 tra piazza Roma e piazzale San Domenico, con partenza del corteo alle 18 per le vie: III Febbraio, Corso Cavour, corso Vittorio Emanuele, via Adeodato Bonasi, Viale Monte Kosica e arrivo nel piazzale Dante Alighieri antistante la stazione FF.SS.
La manifestazione è sostenuta da: Arci, Anpi, Acli, Act! Agire costruire trasformare, A different eye, Auser, Associazione Antonia, Associazione Casa delle Donne contro la Violenza Onlus di Modena, Amnesty Modena, AGIM: associazione della generazione italo-marocchina, Casa per la Pace, Cgil, Cisl, Comune di Modena, Giovani Musulmani Italiani, gruppo consiliare “Per me Modena”,  Libera, PD, PRC, Rete 1° Marzo, Seconde Generazioni, SEL, Uil.