Il progetto Oltre La Strada-Sfruttamento di Modena si rivolge a tutte quelle donne che si trovano coinvolte, loro malgrado, nel racket della prostituzione e nel fenomeno internazionale della tratta in vista del loro sfruttamento sui mercati italiani del sesso. Ultimamente, il progetto ha ampliato le sue finalità rivolgendosi anche alle donne vittime di sfruttamento lavorativo.
Si tratta prevalentemente di donne e ragazze straniere, soprattutto nigeriane e dell’Europa dell’Est. Provengono spesso da situazioni di povertà ed insicurezza sociale, entrano in Italia illegalmente attraverso canali criminali e vengono poi costrette a vivere in condizioni di clandestinità senza alcuni diritto di accoglienza e/o cittadinanza.
Decidere in un quadro del genere, di ribellarsi allo sfruttamento e alla violenza (spesso anche denunciando le organizzazioni criminali di controllo) significa mettere a rischio la propria incolumità e la propria vita.
Il cuore del problema non è quindi la condizione di prostituta o la prostituzione in quanto tale, fenomeno che deve essere indagato con ben altri strumenti da altre sedi, ma la condizione di illibertà, violenza ed insicurezza che queste donne vivono. Ciò che ci interessa è ampliare le possibilità di ogni donna che lo desideri per realizzare percorsi di vita dignitosi e rispettosi dei bisogni e delle aspettative di ognuna.
Il progetto Oltre La Strada-Sfruttamento è attivo ufficialmente dal luglio del 1997 grazie alla convenzione con il Comune di Modena ed è inserito all’interno di una rete locale di cui fanno parte il Comune di Modena, il Centro stranieri e altre associazioni del territorio. La Rete ha rapporti stabili e continuativi con la Questura di Modena, con cui ha appena siglato un protocollo.
Il progetto prevede:
- l’inserimento delle ragazze vittime di tratta e/o di sfruttamento sessuale e lavorativo all’interno di percorsi di protezione sociale art.18 legge sull’immigrazione
- l’accoglienza
- l’ospitalità in due appartamenti gestiti dall’Associazione Casa delle donne contro la violenza
- aiuto e sostegno nell’attuazione delle pratiche necessarie alla regolarizzazione
- sostegno economico
- sostegno sociale e relazionale
- sostegno all’inserimento nel mondo lavorativo
- possibilità di frequentare corsi di italiano